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  • Tanabata (七夕)

    Il 7 luglio in Giappone è Tanabata (七夕 - たなばた) ovvero la festa delle stelle. La leggenda narra che più di 2000 anni fa sulle sponde del Fiume Celeste (天の川 - あまのがわ - Via Lattea) visse Orihime (おりひめ - Vega, la stella più brillante della costellazione della Lira), abile tessitrice e figlia del Re del Cielo Tentei (てんてい), che si innamorò e sposò il principe pastore Hikoboshi (ひこぼし- Altair, la stella più luminosa della costellazione dell'Aquila). Durante il matrimonio furono talmente felici che entrambi distolsero l'attenzione dal loro lavoro e fu così che Orihime smise di tessere abiti per le divinità e Hikoboshi non controllò più le sue mucche che iniziarono a gironzolare per il cielo. A quel punto Tentei si infuriò così tanto che li divise per sempre collocandoli sulle sponde opposte della Via Lattea affinchè riprendessero a lavorare, concedendogli di incontrarsi solo nella notte del settimo giorno del settimo mese dell’anno. Per celebrare questa festa, nei giorni precedenti, si appendono ai rami di bambù i Tanzaku (たんざく), foglietti lunghi e stretti di carta colorata sui quali grandi e bambini scrivono i loro desideri con la speranza che la notte del 7 luglio le stelle li esaudiscano. Di solito si consumano piatti decorati con stelline fatte di prosciutto, formaggio, uova, cetrioli come: - i somen (そめん), sottili spaghetti bianchi di frumento usati prevalentemente in piatti freddi estivi, che sono associati alla tessitura dei fili e alla Via Lattea; - il chirashizushi (ちらしずし), piatto a base di riso per sushi condito con ingredienti di buon auspicio tipo i gamberetti, per la longevità, e il kinshi-tamago (きんしたまご), sottilissime striscioline di frittata che ricordano l'oro e l'argento. Il dolce preferito in questo giorno, vista la stagione calda, è sicuramente una fresca gelatina fatta con la frutta o a base di latte e sciroppo blu per fare un bellissimo cielo stellato! Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Luglio - Natsu Matsuri (夏祭り)

    In Giappone anche in estate vengono organizzati numerosi festival e quello che caratterizza il mese di luglio è Natsu Matsuri (夏祭り- なつまつり), una festa tradizionale shintoista che si svolge nel mese di luglio in varie località per augurare un buon raccolto. Obiettivo principale, oltre a divertirsi, è quello di pregare affinchè tifoni, piogge e parassiti causino meno danni possibili alle colture di riso. I più famosi sono: - Festival di Gion (Santuario di Yasaka di Kyoto); - Festival Tenjin (Santuario Tenmangu di Osaka); - Festival di Kanda (Santuario Kanda Myojin di Tokyo). Protagonisti di queste celebrazioni sono: - mikoshi (神輿 - みこし), santuario shintoista in miniatura che viene portato in processione al grido di "wasshoi!" (わっしょい). Viene fatto oscillare a destra e sinistra lungo un percorso ben definito al fine di far divertire il kami locale (神 - かみ = divinità), che si dice risieda al suo interno, e affinchè possa benedire tutta la città. Può pesare fino a una tonnellata ed è in legno laccato con decorazioni in oro e con in cima una fenice dorata. Poichè viene portato a spalla da varie persone, uomini e donne, simboleggia l'armonia e l'unione della comunità; - hanabi (花火 - はなび), fuochi d'artificio che danno origine a stupendi spettacoli pirotecnici. Sono simbolo dell'estate e in tutto il Paese vengono organizzati festival dedicati per poter ammirare tutta la loro bellezza; - taiko (太鼓 - たいこ), tamburi considerati strumenti sacri perchè con il loro suono allontanano gli spiriti maligni e inviano messaggi agli dei. Accompagnano i dashi (山車 - だし= carri decorati) durante la festa. Clicca sull'immagine per vedere la pagina Facebook

  • Nagoshi no Harae (夏越の祓)

    In Giappone il 30 giugno è considerato il secondo Capodanno e al santuario si svolge il Nagoshi no Harae (夏越の祓 - なごしのはらえ = cerimonia di purificazione estiva) ovvero un rito shintoista che serve per liberare corpo e mente da tutte le impurità accumulate dall'inizio dell'anno e per pregare per la buona salute e la pace dei mesi successivi. Elemento principale di questo rito è il Chi no Wa (茅の輪 -ちのわ = anello di erba cogon intrecciata). Si racconta che un giorno un pover uomo accolse e sfamò una divinità, camuffata da viaggiatore, che cercava riparo per la notte. Costui per ringraziarlo gli regalò un piccolo portafortuna (il Chi no wa) da portare legato in vita, che gli servì in seguito per scampare all'epidemia che colpì il suo villaggio. Nei santuari quindi viene allestito un grande Chi no wa affinchè i visitatori passino al suo interno per scongiurare malattie, disastri e ritrovare un senso di calma. Questo rito prevede che: - ci si inchini prima di iniziare; - si attraversi l'anello di erba cogon per tre volte in uno schema sinistra, destra, sinistra (rotazione in senso antiorario, poi orario, poi antiorario) come per disegnare un otto, simbolo dell'infinito; - si scavalchi in ultimo con il piede sinistro. Non tutti però hanno la possibilità di recarsi in un santuario shintoista pertanto, in alternativa, è possibile dedicarsi alla pulizia della casa, eliminando gli oggetti non indispensabili e mettendo particolare attenzione a bagni e ad armadi per evitare la formazione di muffa e umidità. Il cibo tradizionale di questa giornata è il Minazuki (水無月 - みなづき), un dolce triangolare di gelatina bianca di riso, che ricorda il ghiaccio e aiuta a scongiurare il caldo estivo, con sopra i fagioli azuki per proteggersi simbolicamente dagli spiriti maligni. Clicca sull'immagine per vedere la pagina Facebook

  • Nīnamesai (新嘗祭)

    Nīnamesai (新嘗祭 - にいなめさい) è un'antica cerimonia shintoista nata per celebrare e ringraziare gli dei per lo Shinmai (新米 - しんまい = il nuovo riso) e per pregare per un abbondante raccolto per l'anno a venire. E' una delle feste autunnali più importanti e quest’anno si celebra il 23 novembre nei santuari di tutto il Giappone e alla Corte Imperiale. Infatti durante questa ricorrenza l'Imperatore stesso, con un rito solenne, ringrazia e offre un pasto preparato con lo Shinmai agli Dei della terra e in particolare alla Dea Amaterasu, lo mangia con loro e ne trae nuove forze. Il Nīnamesai più importante è il Daijōsai (大嘗祭 - だいじょうさい) ovvero quello che l'Imperatore celebra nel primo anno d'insediamento, in cui ringrazia i Kami (神 - かみ = divinità) per la pace, per il nuovo raccolto e prega per il Giappone e tutto il suo popolo. Al termine della seconda guerra mondiale questa festa tradizionale shintoista è stata trasformata nel Kinrō Kansha no Hi (勤労感謝の日 - きんろうかんしゃのひ), il giorno del ringraziamento del lavoro, in cui si celebra il duro lavoro, la produzione e si esprime gratitudine l'uno verso l'altro. Nonostante questa variazione, questa ricorrenza per i giapponesi mantiene il suo significato originale per ricordare l'importanza della natura e dei suoi frutti. Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Chichi no Hi (父の日)

    In Giappone la terza domenica di giugno si festeggia Chichi no Hi (父の日– ちちのひ), la festa del papà. E’ il giorno in cui si esprime gratitudine ai padri per il loro impegno nel lavoro e perché si prendono cura della crescita dei propri figli. L'usanza principale è quella di regalare rose gialle o girasoli ed è legata alla "Campagna del Nastro Giallo", organizzata dal Comitato giapponese per la Festa del Papà, poiché il nastro giallo ha il significato di "pregare per la sicurezza di una persona cara". In questa occasione, per esprimere amore e rispetto, i bambini scrivono lettere, fanno origami e disegni speciali per i loro papà che spesso sono lontani da casa per lavoro. Inoltre, poiché questa festa cade nella stagione estiva, di solito si cerca di trascorrere la giornata in famiglia praticando attività all'aria aperta: campeggio, picnic o andare alle sorgenti termali a rilassarsi. Questa ricorrenza ha origine circa nel 1909 dalla storia americana di Sonara Dodd, figlia di un veterano della guerra civile, che volle onorare e ringraziare il suo amato padre per avere allevato in modo esemplare lei e i suoi 5 fratelli da solo poiché la madre morì con l’ultimo parto. Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Giugno - Tsuyu (梅雨)

    Il mese di giugno in Giappone è caratterizzato da Tsuyu (梅雨 - つゆ), la stagione delle piogge o stagione delle prugne. Si tratta di un periodo molto piovoso e umido, importante per tutti i raccolti e in particolare per la maturazione e raccolta delle prugne. Di solito va da fine maggio a metà luglio anche se il giorno identificato con l'inizio vero e proprio è l'11 giugno e prende il nome di Nyūbai (入梅 - にゅうばい). E' principalmente rappresentato da: - il teru teru bozu (てるてるぼうず), una piccola bambola di stoffa o carta bianca, che una delle leggende dice rappresent​i un monaco​, appesa alle finestre per far splendere il sole e spaventare Amefushi, lo spirito della pioggia che impedisce ai bambini di giocare all'aperto. Quando il desiderio della bella giornata si realizza si disegnano gli occhi, si esprime gratitudine e si smaltisce. Un indovinello dice: 雨 の 日 に なる と あらわれる、ぼうず は なん だ? Cos'è quella testa rasata (monaco) che appare nei giorni di pioggia? Se invece si vuole invocare la pioggia lo si può appendere a testa in giù e prenderà il nome di fure fure bozu (ふれ ふれ ぼうず); - le ortensie (あじさい), o rose del Giappone, che a seconda del tipo di terra su cui crescono diventano rosa o azzurre. Il posto migliore per poterle apprezzare è sicuramente Kamakura, in particolare nel percorso all'interno del tempio di Hase-dera dove fioriscono in grappoli circa 2500 ortensie di 40 tipi diversi e nel tempio Meigetsu-in, chiamato anche tempio delle ortensie, dove fioriscono tante ortensie tutte solo di colore azzurro; - l'ombrello (傘 - かさ), spesso colorato e trasparente! Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Daruma (達磨)

    Il Daruma (達磨 - だるま) è una una bambola portafortuna fatta di cartapesta e le sue caratteristiche principali sono: - la forma arrotondata, in modo che se dovesse cadere può rotolare e rialzarsi immediatamente. Infatti, facendo riferimento ad un antico proverbio che dice "cadi sette volte, otto volte ti rialzi" (七転び八起き- ななころびやおき, il Daruma rappresenta una mente calma e la perseveranza nel far fronte a qualsiasi difficoltà; - le sopracciglia rappresentano due gru (鶴 - つる ) e poichè si dice vivano mille anni, per questo portano buona fortuna; - i baffi rappresentano due tartarughe (亀 - かめ) che vivono diecimila anni e sono simbolo di longevità; - sulla pancia di solito c'è scritto "fortuna" (福 - ふく); - su entrambe le spalle, sempre più raramente e scritti in oro, si possono trovare desideri per il raggiungimento di obiettivi, affari prosperi o sicurezza in casa"; - gli occhi bianchi, perchè per fare in modo che il Daruma aiuti la realizzazione dei desideri bisogna riempire l'occhio sinistro quando si esprime un desiderio e l'occhio destro quando il desiderio viene esaudito, in segno di ringraziamento. Il momento migliore per farlo è quando ti prefiggi un obiettivo per raggiungere qualcosa, come ad esempio con i buoni propositi di Capodanno. Il Daruma in origine era solo rosso ma oggi se ne possono trovare di vari colori associati a desideri diversi: - rosso, per allontanare gli spiriti maligni e per la sicurezza della famiglia; - nero, è un colore potente e sarà la vitalità per promuovere gli affari; - bianco, per il raggiungimento degli obiettivi e per il superamento degli esami; - giallo, per raccolti abbondanti e quindi aumento della fortuna; - oro, per la fortuna finanziaria; - rosa, per l'amore e la fortuna nel matrimonio; - verde, per la buona salute; - viola, per la buona salute e la longevità. Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Haha no Hi (母の日)

    La seconda domenica di maggio in Giappone, così come in Italia, si celebra Haha no Hi (母の日 – ははのひ), la festa della mamma. Introdotta alla fine dell’era Meiji come una giornata in cui si pregava per la pace e si lodava il contributo delle madri alla società, oggi resta una ricorrenza molto importante per i giapponesi che esprimono profonda gratitudine alle loro mamme. L’usanza principale è quella di regalare dei garofani rossi e di coinvolgere i bambini in attività ludiche artigianali, sia a scuola che in famiglia, per potergli trasmettere in modo semplice il significato così profondo di questo giorno. La festa della mamma si dice che abbia origine dalla storia americana di Anna Jarvis che, orgogliosa dell’impegno di sua madre nel prendersi cura del prossimo anche durante la guerra, nel 1908 le organizzò una cerimonia funebre commemorativa in cui offrì in chiesa, e distribuì a tutti i partecipanti, dei garofani bianchi, il fiore prediletto della madre. Oggi si preferisce dire “grazie” regalando dei garofani rossi, il cui significato è "amore per la madre" mentre i garofani bianchi, simbolo di rispetto e il cui significato è “il mio amore per te è vivo”, restano come dono alle madri che non ci sono più. Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Kodomo no Hi (子供の日)

    La ricorrenza che chiude la Golden Week (ゴールデンウィック) si celebra il 5 maggio ed è Kodomo no Hi (子供の日 - こどものひ), la festa dei bambini. In questo giorno, originariamente conosciuto come Tango no Sekku (端午の節句 - たんごのせっく), si celebrano la crescita sana e felice di tutti i bambini, il rispetto per la loro personalità e la gratitudine alle loro madri. I simboli di questa importante ricorrenza sono: - la carpa (こい), che nuotando controcorrente risale fiumi e piccole cascate d’acqua (perseveranza, forza); - il kabuto (かぶと), elmetto dell'armatura medievale giapponese tipica dei samurai di alto rango (protezione); - l'iris (しょうぶ), usato anticamente come erba medicinale per scongiurare ogni male (purificazione); - la quercia (かしわ), che non perde le foglie vecchie fino a che non sono cresciuti i nuovi germogli (prosperità); - il bambù (たけ), che cresce veloce e non si spezza (resistenza, flessibilità). Nella tradizione giapponese: - sul tetto di casa, in giardino o in balcone si fanno volare al vento tante enormi carpe di stoffa dipinte con colori vivaci (こいのぼり) quanti sono i figli, più una nera per il padre e una rossa per la madre; - in casa viene esposto il kabuto o una bambola raffigurante Kintaro, samurai con in testa il kabuto spesso raffigurato mentre cavalca una grande carpa; - ci si immerge in una vasca di acqua calda con le foglie di iris; - si mangiano i kashiwa mochi, dolci di riso avvolti in una foglia di quercia ripieni di marmellata di fagioli azuki e il chimaki (ちまき), fagottino di riso glutinoso dolce, cotto a vapore e avvolto in una foglia di bambù. Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Midori no Hi (みどりの日)

    La penultima festività della Golden Week (ゴールデンウィック) è Midori no Hi (みどりの日 - みどりのひ), la festa del verde in cui si celebra la natura. E’ una delle ricorrenze più importanti e ha l’obiettivo di far acquisire familiarità con la natura, apprezzare ed essere grati per le sue benedizioni e sviluppare un cuore ricco per realizzare una società migliore. Per questo motivo e per insegnare ai bambini come proteggere e conservare al meglio la natura, in questa giornata: - alcuni giardini botanici o parchi nazionali del Giappone sono aperti al pubblico gratuitamente e consentono di vedere e toccare piante rare, vicino alle quali spesso sono esposti dei pannelli che ne spiegano l'origine e le caratteristiche dei nomi; - si organizzano picnic per sensibilizzarli all’importanza di vivere immersi nella natura e al rispetto dei parchi lasciandoli puliti; - sia a casa che a scuola, si incoraggiano a coltivare piantine e a ringraziarle per il profumo e la bellezza dei fiori. Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Kenpō Kinenbi (憲法記念日)

    Un’altra festività che si svolge durante la Golden Week (ゴールデンウィック), e che cade il 3 maggio, è Kenpō Kinenbi (憲法記念日 – けんぽうきねんび) il Giorno della Costituzione. In questa data si celebra l’entrata in vigore nel 1947 della nuova Costituzione che, essendo basata sulla tragica esperienza della Seconda Guerra Mondiale, ha lo scopo di auspicare la crescita del Paese e di proteggere la pace, la libertà e i diritti umani. Al tempo stesso vieta l’uso delle armi e la partecipazione del Giappone alla guerra se non per autodifesa. A differenza della Costituzione Imperiale del Grande Giappone in cui l’Imperatore Hirohito (裕仁 – ひろひと) era il Capo del Paese, nella nuova viene riconosciuto solo come simbolo dello Stato ed eccezionalmente in questo giorno viene data la possibilità al pubblico di visitare il Kokkai (国会 – こっかい), il parlamento giapponese, in cui i rappresentanti del popolo si riuniscono per prendere decisioni importanti riguardanti il ​​Paese. Già dalla fine delle scuole elementari gli insegnanti iniziano a spiegare il contenuto della Costituzione, paragonandolo ad una promessa fatta affinché tutti coloro che vivono in Giappone possano vivere felici, per dare l’opportunità ai bambini di acquisire maggiore familiarità con la società e con la cultura giapponese. Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

  • Maggio - Hachijūhachiya (八十八夜)

    Nel calendario giapponese tra il 1° e il 2 maggio si celebra l'ottantottesima notte dall'inizio della primavera ovvero l'Hachijūhachiya (八十八夜 - はちじゅうはちや), detta anche la stagione della semina del riso e del tè fresco. E' una delle festività che scandisce il cambio delle stagioni. E' l'ultima notte di gelo dell'anno e, poichè il passaggio tra la primavera e l'estate rende il clima caldo e mite, il freddo non rappresenta più un problema sia per gli agricoltori che per i pescatori. Infatti per entrambi questo momento costituisce una linea guida per: - i lavori agricoli, come seminare i campi e creare i letti di semina nelle risaie; - il periodo di buona pesca poichè molti pesci si riuniscono per deporre le uova e quindi se ne possono catturare in abbondanza. E' anche il momento migliore per raccogliere le prime foglie del tè nuovo, fresco e profumato. Una leggenda narra che bere il tè raccolto nell'ottantottesima notte porti fortuna per non ammalarsi e vivere a lungo in salute. Meglio se accompagnato dai kashiwa mochi (かしわもち), dolci di riso avvolti in una foglia di quercia ripieni di marmellata di fagioli azuki o dal chimaki (ちまき), fagottino di riso glutinoso dolce, cotto a vapore e avvolto in una foglia di bambù. Clicca sull'immagine per vedere il post su Facebook

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